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Politica

Elezioni 2018, si prevedono candidati eccellenti ma fuori dalla politica

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Il cantante Albano, i giornalisti Sallusti e Paragone, Galliani,medici imprenditori e avvocati di nome, fino al capitano De Falco del naufragio della Costa Crociera:  usati dai partiti come candidati per fare bottino di voti nelle prossime elezioni.

di  Vito Nicola Lacerenza

 

Ci sono cose che non cambiano mai, come la frenesia dei partiti in campagna elettorale. Altre invece, cambiano, magari una volta ogni trent’anni, ma cambiano. È il caso del nuovo sistema elettorale con cui gli italiani andranno a votare, il Rosatellum, che riproporrà agli elettori il collegio uninominale. In parole povere, gli elettori dovranno votare una persona in particolare, le liste di preferenza del Porcellum non ci sono più. Una “novità” che ha spinto le varie forze politiche a far sfilare, come possibili candidati, alla camera dei deputati e al senato, personalità illustri, apprezzate dalla società e note all’opinione pubblica. Semplicemente per fare incetta di voti in un momento che molti disertano le urne. Tra i cavalli di battaglia di Forza Italia si vocifera ci sia, addirittura, il cantante Albano. Certa, invece è la presenza di Alessandro Galliani, ex amministratore delegato della squadra di calcio del Milan. Uomo fidatissimo del cavaliere, ma a digiuno di esperienze politiche.

Nella rosa del centro destra si fa anche il nome del direttore del “Giornale” Alessandro Sallusti e del medico nutrizionista Giorgio Calabrese, noto al  per le sue apparizione televisive in veste di dietologo. Non c’è, poi, da meravigliarsi se, tra le candidature di Forza Italia compaiono nomi legati al mondo dell’imprenditoria, come Francesco Ferri e Paolo Damilano, presidente della “Film Commission Torino Piemonte”. Il PD, naturalmente, non vuole essere da meno e rilancia a sua volta nomi degni di nota. A cominciare da Lucia Annibali, avvocato di 40 anni e cavaliere della repubblica, nota per un episodio di cronaca (è stata sfregiata dal suo ex fidanzato nel 2013 ndr). E se la destra ha un medico tra i candidati, il Partito Democratico schiera tra i suoi rappresentanti in corsa Enrico Burioni, medico e  professore ordinario all’università San Raffaele di Milano. Tra i candidati del PD ci sono altri due medici: Paolo Siani, fratello di Giancarlo, il giornalista rimasto vittima della camorra a Torre Annunziata e la scienziata Anna Grassellino, premiata da Obama per le sue ricerche.  Quando si parla di popolarità, è impossibile non pensare anche allo sport. Così il PD lancia in pista tra i candidati Mauro Berruto, ex commissario tecnico della nazionale di pallavolo.

I “vecchi partiti”, dunque, “quelli del bipolarismo”, si fronteggiano testa a testa. Non c’è da stupirsi. Sorprende, invece, come il “nuovo arrivato”, il movimento 5 stelle, non abbia potuto fare a meno di imparare la lezione dai predecessori, cercando a loro volta “nomi noti” da candidare, puntando sull’ex magistrato  di “mani pulite” Pier Camillo Davigo e su Antonio De Falco, responsabile della capitaneria di porto di Livorno che,  il 20 giugno 2014, con la nave Costa Crociera naufragata vicino l’isola del Giglio, collegato telefonicamente col comandante  Schettino, ordinò in modo secco e stentoreo e in diretta televisiva “Capitano le ordino di salire sulla nave, cazzo!”.  Clamore, tra le candidature penta stellate, ha suscitato il nome del giornalista Gian Luigi Paragone, ex passarmi della Lega del Nord (ha diretto il quotidiano “La Padania” prima di passare in Rai in forza sempre della Lega Nord ndr). Insomma, non c’è forza politica che voglia rinunciare ad avere dalla propria parte dei volti noti. Neppure i 5 stelle. «Stiamo diventando adulti – ha detto Grillo nel suo discorso di fine anno, alludendo ai progressi raggiunti dal movimento- stiamo passando la fase da bambini e stiamo diventando adulti». Vedendo la fedeltà con cui i grillini emulano i “vecchi”, in questo caso come in alcune proposte elettorali, si capisce come sia vero che “i bambini sono come delle spugne”. Imparano in fretta.

 

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